Paese studiato: Spagna
Area di intervento: bambini e bambine ciechi e ipovedenti
Tipo di discente che la buona pratica supporta
- Bambini e bambine ciechi e ipovedenti
Scopi e obiettivi della buona pratica
L’obiettivo di questi corsi estivi è offrire a studenti e studentesse ciechi e ipovedenti l’opportunità di frequentare un corso estivo in inglese. Inoltre, viene offerta anche l’opportunità di effettuare scambi e di seguire questo corso in Inghilterra, nonché di effettuare scambi con giovani inglesi in modo che possano a loro volta imparare lo spagnolo.
Sebbene l’obiettivo principale sia quello di offrire pari opportunità di imparare una lingua e di fornire uno strumento importante per il loro futuro, va notato che il programma ha un obiettivo secondario altrettanto importante: offrire a questi studenti e studentesse la possibilità di incontrare persone, di socializzare e di vivere un’esperienza personale arricchente che ne migliori l’autonomia e l’autostima.
I contenuti didattici sono combinati con attività ricreative e culturali all’aperto con la collaborazione di insegnanti con conoscenza dell’inglese. L’attività didattica dura sei ore al giorno, per un totale di 60 ore per seminario. Questa iniziativa è interamente sovvenzionata dall’ONCE (Organizzazione Nazionale dei Ciechi Spagnoli) e mira a promuovere la formazione e l’integrazione delle persone con disabilità.
Breve descrittore della buona pratica
Da oltre 20 anni, dal 1999, l’ONCE organizza corsi intensivi di inglese in Galizia. Ma non si limita a organizzare questo corso intensivo, nel corso degli anni si sono aggiunte diverse iniziative:
-Il Centro Risorse Educative (CRE) dell’ONCE di Madrid organizza un incontro di avvicinamento alla lingua e alla cultura inglese, al quale partecipano 24 giovani (tra i 18 e i 21 anni) non vedenti e ipovedenti: dodici membri dell’ELEVEN provenienti da tutta la Spagna e altrettanti giovani assistiti dal Royal National College for the Blind di Hereford (nel Regno Unito). Le attività, di natura culturale, ricreativa e di convivenza, sono tenute interamente in inglese e perseguono il gemellaggio tra le culture dei due Paesi.
-Nel CRE dell’Organizzazione a Pontevedra, si sviluppano corsi intensivi di inglese per la promozione e il miglioramento delle lingue di 60 studenti e studentesse, tra i 12 e i 17 anni: 49 affiliati, sei non affiliati e cinque non vedenti provenienti da Paesi del sud dell’Unione Europea (UE). Si tratta di corsi di 60 ore organizzati in base all’età e al livello dei/delle partecipanti.
-Nella stessa cornice del CRE di Pontevedra, si svolge la prima fase di scambio tra 10 studenti affiliati (otto ragazze e due ragazzi), di età compresa tra i 15 e i 17 anni e con una conoscenza intermedia dell’inglese, e altrettanti studenti e studentesse non vedenti del National Council for the Blind Ireland (NCBI).
– Infine, la città costiera del sud dell’Inghilterra ospita il corso intensivo di inglese organizzato ogni anno dall’ONCE CRE di Alicante per un gruppo di 12 studenti provenienti da tutta la Spagna (sei ragazze e sei ragazzi), di età compresa tra i 14 e i 17 anni. . Nell’attività è prevista la collaborazione con l’Istituto Valenciano della Gioventù (IVAJ), nell’ambito del suo programma di turismo giovanile “Corsi di lingua all’estero”.
3 Principi di apprendimento chiave che sono stati utilizzati in questa buona pratica per supportare studenti e studentesse neurodivergenti
1. Dare attenzione individuale
2. Metodologia incentrata sull’apprendente
3. Promuovere l’uso di tecnologie assistive
4. Adattare il ritmo delle lezioni
5. Adattare il materiale inglese a studenti e studentesse
6. Dare molta importanza all’intelligenza emotiva
7. Motivare lo studente e puntare sull’autostima
8. Promuovere l’autonomia e l’indipendenza
Strategie utilizzate come parte della buona pratica
• Piani di apprendimento individualizzati e tecnologie assistive
• Costruito sulla base di una profonda conoscenza della cecità e delle difficoltà visive
• Guida alla creazione e all’implementazione di piani di apprendimento personalizzati.
• Utilizzo di molto materiale alternativo e adattato
• Insegnanti molto preparati
• Adattamento e creazione di materiale specifico per la classe
• Adattamento ed evoluzione della metodologia, delle tecnologie e dei materiali nel corso degli anni.
La metodologia utilizzata nei corsi di perfezionamento dell’inglese tenuti presso il CRE di Pontevedra è eclettica, cioè si combinano le diverse correnti dell’insegnamento delle lingue straniere: metodo diretto o naturale, comunicativo, tradizionale, audio-orale, etc., estraendo gli aspetti più interessanti e adeguati alle caratteristiche di tutti i/le partecipanti al corso. Di tutti questi aspetti sottolineeremo il più importante, ovvero l’uso della lingua straniera come lingua veicolare, non solo in classe ma anche nelle attività ricreative e audiovisive, cioè fornendo agli studenti un’immersione linguistica totale, che costituisce la base di un buon apprendimento.
Risultati e impatto
È da sottolineare la grande motivazione e il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse che, consapevoli delle caratteristiche del corso, utilizzano spesso l’inglese come lingua veicolare non solo in classe ma anche nelle attività ricreative. Questo, insieme all’approccio didattico progettato dai/dalle docenti, ha fatto sì che questi corsi costituissero non solo un’esperienza didattica, ma anche un’esperienza umana altamente soddisfacente e arricchente per i/le docenti.
A titolo di esempio, raccogliamo la testimonianza di uno degli/delle insegnanti di questo corso: “Non so bene come definire o spiegare tutte le esperienze che ho fatto in questi anni, ma suppongo che una delle cose più importanti per me siano i ricordi e gli insegnamenti che tutti i ragazzi e le ragazze del corso mi hanno dato, il loro entusiasmo, la loro forza, la loro energia e tante volte maturità. La verità è che mi sento molto fortunata per tutto quello che ho portato con me in questi anni, tutto il team (che mi fa sentire a casa), gli/le insegnanti di inglese e tutti quei fantastici insegnanti con cui ho condiviso momenti indimenticabili, quelli di oggi e quelli di ieri, tanti compagni di classe che, come i ragazzi, mi hanno fatto crescere, sorridere e sognare”.
Perché questa può essere considerata una buona pratica?
Il programma è attivo da oltre 20 anni e ogni anno la domanda è cresciuta.
Nel corso degli anni, non solo è aumentato il numero di posti disponibili, ma si sono diversificati anche i tipi di corsi offerti.
Il livello di soddisfazione dei partecipanti, dei familiari e degli/delle insegnanti rimane molto alto.
Risorse utilizzate come parte della buona pratica
https://www.once.es/dejanos-ayudarte/la-discapacidad-visual/revista-red-visual/numeros-anteriores-revista-integracion/2014-integracion-63/Cursos-de-ingles-para-jovenes-discapacitados-visuales-en-Pontevedra
https://portal.once.es/empleado/publicaciones/asi-somos/asi-somos-1/asi-somos-174/once-por-dentro/campamentos-deportivos-cursillos-de-ingles-y-de-formacion-un-verano-para-crecer-disfrutando
Eventuali informazioni o risorse aggiuntive
https://www.lavozdegalicia.es/noticia/pontevedra/pontevedra/2020/07/26/curso-ingles-once-reinventa-veinte-cumpleanos/0003_202007P26C4991.htm
https://www.lavozdegalicia.es/noticia/pontevedra/2014/08/09/once-despide-cursos-verano-reforzaron-ingles-60-alumnos/0003_201408P9C2992.htm