Applicazione dell’approccio multisensoriale e del rinforzo positivo orientato al processo

Paese studiato: Cipro

Area di interesse: miglioramento studenti e studentesse neurodivergenti; supporto dei dirigenti

Tipo di difficoltà di apprendimento che il caso di studio supporta

  • Difficoltà di lettura e scrittura
  • Difficoltà sociali o emotive

 

Scopi e obiettivi del caso di studio

Questo articolo si propone di esplorare i cambiamenti che due insegnanti ciprioti di scuola primaria hanno apportato al loro insegnamento per aiutare studenti e studentesse neurodivergenti a migliorare nelle loro lezioni. Lo studio è di tipo qualitativo e si è avvalso dell’osservazione non partecipante in due classi di diverse scuole primarie e di interviste semi-strutturate con gli/le insegnanti principali di queste classi. Inoltre, gli/le insegnanti hanno potenziato l’apprendimento degli studenti e delle studentesse neurodivergenti concentrandosi sugli elementi essenziali, utilizzando il rinforzo positivo orientato al processo, il peer tutoring e la comunicazione regolare con i genitori. L’articolo si conclude con suggerimenti su come gli/le insegnanti delle scuole primarie cipriote possono potenziare l’apprendimento degli studenti con difficoltà e su come i dirigenti possono sostenere i loro sforzi.
Lo studio si propone di esplorare i cambiamenti apportati da due insegnanti di scuola primaria nel loro insegnamento per aiutare studenti e studentesse neurodivergenti a progredire nelle classi elementari cipriote. Per raggiungere questo obiettivo, lo studio indaga sulle seguenti domande:
(a) Quali elementi nella pratica di questi due insegnanti hanno permesso agli alunni e alle alunne neurodivergenti di migliorare?
(b) Quale tipo di formazione potrebbe migliorare le capacità e le conoscenze degli/delle insegnanti elementari per aumentare le opportunità di apprendimento per gli studenti e le studentesse neurodivergenti nelle classi elementari cipriote?
(c) Come possono i team di gestione sostenere gli sforzi degli/delle insegnanti per aiutare gli alunni e le alunne neurodivergenti a migliorare?

 

Breve descrizione del caso di studio 

L’implementazione dell’approccio multisensoriale nell’insegnamento:
L’insegnante di questa classe (insegnante 2) ha utilizzato questo approccio per rendere l’apprendimento più interessante per tutta la classe, migliorando anche l’apprendimento di quattro studenti neurodivergenti, di età compresa tra gli otto e i nove anni. Questi studenti avevano difficoltà a partecipare alla lezione e a comprendere o produrre oralmente. Di conseguenza, non riuscivano a partecipare alle discussioni in classe o a rispondere a semplici istruzioni (ad esempio: “Aprite i libri a pagina 5!”). Tendevano a essere lenti a completare il lavoro scolastico e ad avere una scarsa memoria.
Sebbene provenissero da famiglie della classe media, i loro genitori non mostravano molto interesse per il loro lavoro scolastico. L’insegnante 2 ha 21 anni di esperienza, un master in insegnamento dell’inglese L2/LS e un master sul miglioramento della lingua scritta. Si è formata sulla metodologia multisensoriale grazie ai suoi studi.

 

3 Principi di apprendimento chiave che sono stati utilizzati in questo caso di studio per supportare studenti e studentesse neurodivergenti

1. L’approccio multisensoriale mira ad aiutare ad apprendere utilizzando più di un senso. In questo modo, le difficoltà di elaborazione delle informazioni dovute a uno dei sensi (ad esempio, l’elaborazione uditiva o visiva) possono essere affrontate con l’opportunità di elaborare le informazioni con l’uso di più sensi (ad esempio, la vista, l’udito, il tatto e il movimento). Di conseguenza, i bambini e le bambine possono sviluppare nel loro cervello diversi tipi di ricordi a cui aggrapparsi, come quelli visivi, uditivi, tattili o cinetici. In questo modo, tutti hanno la possibilità di utilizzare i loro punti di forza personali per imparare.
2. I programmi multisensoriali di cui sopra mirano ad aiutare a superare eventuali difficoltà nell’apprendimento della corrispondenza lettera (grafema) – suono (fonema), tendenzialmente presente nella dislessia.
3. Tecniche di neuroimmagine (forniscono immagini dell’attività cerebrale mentre gli individui svolgono un’attività, in questo caso l’elaborazione fonologica), hanno confermato che le aree cerebrali (corteccia parietale e fusiforme) responsabili della decodifica delle lettere (ortografia) in suoni linguistici (fonologia) dei bambini e delle bambine neurodivergenti presentano schemi di attivazione atipici
4. Le università cipriote offrono ai futuri insegnanti elementari conoscenze sulle caratteristiche delle difficoltà di apprendimento, nelle lauree triennali, in modo che gli/le insegnanti siano in grado di identificare questi casi. Una maggiore specializzazione su come interagire con bambine e bambini neurodivergenti viene fornita nei master. Attualmente gli psicologi educativi del MOEC esaminano i bambini e le bambine, su richiesta della scuola, per confermare un’eventuale neurodivergenza. I bambini identificati hanno lezioni con un insegnante di “educazione speciale” in aggiunta alle lezioni in classe. Gli/Le insegnanti di “educazione speciale” sono insegnanti elementari con un master o un diploma superiore in educazione inclusiva o educatori con una specializzazione nell’insegnamento dei bisogni educativi specifici.

 

Strategie utilizzate nell’ambito del caso di studio
√ Adattare l’istruzione ai vari stili di apprendimento.
√ Strategie per modificare o creare materiali didattici adatti alle diverse abilità.

 

Risultati e impatto 

1. Quali elementi nella pratica di questi due insegnanti hanno permesso agli alunni e alle alunne neurodivergenti di migliorare?
2. Quale tipo di formazione potrebbe migliorare le capacità e le conoscenze degli/delle insegnanti della primaria per aumentare le opportunità di apprendimento per gli studenti e le studentesse neurodivergenti nelle classi elementari cipriote?
3. Come possono i team di gestione sostenere gli sforzi degli/delle insegnanti per aiutare gli alunni e le alunne neurodivergenti a migliorare?

 

Perché questo caso di studio può essere utile per il progetto?

Fornisce una serie di buone pratiche e confronta due approcci diversi. Gli/Le insegnanti di questo studio si sono arricchiti professionalmente, attraverso lo studio personale o lo psicologo educativo della scuola, al fine di aiutare gli studenti e le studentesse neurodivergenti. Questi insegnanti hanno arricchito le conoscenze sulle caratteristiche delle difficoltà di apprendimento acquisite nella formazione iniziale con le conoscenze su come affrontare i bisogni specifici degli alunni con difficoltà nelle loro classi. Ciò dimostra che questi insegnanti o altri insegnanti che potrebbero avere studenti con difficoltà di apprendimento nelle loro classi potrebbero trarre beneficio da un programma di mentori che potrebbero collaborare con loro su come soddisfare le esigenze di particolari studenti con difficoltà.

 

Trasferibilità
Il materiale fornito può essere adattato all’insegnamento delle lingue straniere e ai temi chiave per supportare gli/le insegnanti nell’utilizzo di approcci multisensoriali per lavorare con studenti e studentesse neurodivergenti.

Risorse utilizzate nell’ambito dello caso di studio

N/D

 

Criticità 

– Gli/Le insegnanti di questo studio si sono arricchiti professionalmente, attraverso lo studio personale o lo psicologo educativo della scuola, al fine di aiutare gli studenti e le studentesse neurodivergenti.
– In entrambi i casi, l’insegnamento è rimasto di alta qualità e mirato a competenze essenziali nella società della conoscenza del XXI secolo. Nel primo caso, le competenze si riferivano all’alfabetizzazione e alla capacità di calcolo, che sono fondamentali per l’apprendimento successivo. Nel secondo caso, l’obiettivo era lo sviluppo di competenze che permettessero agli studenti e alle studentesse di comprendere le informazioni, lavorare con esse e completare i compiti.
– L’interazione tra pari è stata un elemento importante in entrambi i casi. L’uso dei compagni di classe come mentori ha permesso allo studente A di ricevere aiuto nello studio e di stabilire un buon rapporto con i compagni di classe.
– Gli/Le insegnanti hanno utilizzato rinforzi positivi orientati al processo. L’insegnante 1 ha incoraggiato la studentessa A a superare le difficoltà lodando il suo sforzo di apprendimento. L’insegnante 2 ha elogiato gli sforzi del gruppo, in modo che gli studenti e le studentesse neurodivergenti si sentissero parte di un gruppo di successo. Come risultato, c’è stato un sentimento positivo da parte di tutta la classe nei confronti degli sforzi compiuti, anche quando questi non erano completi o eccellenti. Questo ha permesso loro di continuare a impegnarsi e migliorare. La ricerca ha confermato che il rinforzo positivo orientato al processo porta allo sviluppo di un’attitudine alla crescita.

 

Eventuali, ulteriori lezioni apprese che possiamo trarre da questo esempio di caso di studio

– Tutoraggio e supporto agli/alle insegnanti
– Creare empatia e un ambiente positivo attraverso la valorizzazione del processo sia a livello individuale che di gruppo.
– Inclusione dell’insegnamento delle lingue straniere a studenti e studentesse neurodivergenti come parte del curriculum universitario.

 

Eventuali informazioni o risorse aggiuntive 
N/D