Paese studiato: Portogallo
Tipo di difficoltà di apprendimento supportata dal caso di studio
- Difficoltà di lettura e scrittura
Scopi e obiettivi del caso di studio
L’obiettivo principale del caso di studio è quello di indagare se l’apprendente dislessico commette gli stessi tipi di errori nella sua lingua madre e in una lingua straniera. Inoltre, mira ad aumentare la consapevolezza degli/le insegnanti sulla dislessia e sul suo impatto sull’apprendimento, al fine di sviluppare programmi di apprendimento mirati che promuovano l’autonomia e il concetto di sé degli studenti e studentesse. Con il confronto degli errori, lo studio specula sull’identificazione di somiglianze e differenze che informeranno lo sviluppo di strategie di intervento efficaci. A tal fine, sono stati elaborati i seguenti obiettivi generali e specifici (GO/SO):
• GO: analizzare i modelli di errore commessi dagli studenti e studentesse dislessici nella lettura e nella scrittura, sia nella loro lingua madre che in quella straniera;
• SO: identificare la tipologia di errore degli studenti e studentesse dislessici in lingua madre e straniera;
• SO: analizza le somiglianze e le differenze negli errori di lettura e scrittura tra queste lingue.
Breve descrizione del caso di studio
La ricerca è stata condotta in otto scuole pubbliche di 2° ciclo (10-12 anni) scelte appositamente per la loro popolazione, poiché erano necessari studenti e studentesse di 5° e 6° grado con una diagnosi ufficiale di dislessia. Questa fascia d’età è stata rilevata come cruciale per il consolidamento delle competenze di base di lettura e scrittura sia in portoghese che in inglese, introdotte nella scuola primaria ma principalmente incentrate sulle attività di lingua orale. L’indagine è stata condotta principalmente attraverso metodi descrittivi di raccolta dei dati (matrice di osservazione, tabella delle tipologie di errore e griglia di analisi degli errori), in classe (ambiente naturale), con 12 studenti e studentesse dislessici come Gruppo Sperimentale (EG) e 12 non dislessici come Gruppo di Controllo (CG).
3 Principi di apprendimento chiave che sono stati utilizzati in questo caso di studio per supportare studenti e studentesse neurodivergenti
1. Modelli di errore – Lo studio ha rivelato modelli di errore simili nella lettura e nella scrittura sia nella lingua madre che in quella straniera per gli studenti e studentesse dislessici. Tuttavia, la frequenza degli errori era più alta in inglese, suggerendo una differenza nel grado di difficoltà piuttosto che un tipo distinto di errore. Nell’espressione scritta, gli errori più frequenti sono stati l’omissione della lettera, la confusione del grafema e la concordanza nel numero/tempo e nella persona verbale, mentre nella lettura sono state registrate difficoltà di fluidità (lettura esitante), omissione della lettera, confusione del grafema, espressione dell’opinione e comprensione complessiva del testo.
2. Gruppo sperimentale vs. gruppo di controllo – L’analisi comparativa tra il gruppo sperimentale e quello di controllo in termini di modelli di errore suggerisce che la dislessia si manifesta in errori specifici e caratteristici. Tutti i gruppi dello studio hanno mostrato difficoltà comuni nell’esprimere opinioni, nella comprensione del testo e nella concordanza, con una maggiore incidenza negli studenti e studentesse dislessici sia in lingua madre che in lingua straniera.
3. Cooperazione tra insegnanti – Gli/le insegnanti madrelingua e quelli di lingue straniere dovrebbero unire le forze per trovare strategie adeguate per tutti i loro studenti e studentesse e, in particolare, per quelli dislessici.
Strategie utilizzate nell’ambito del caso di studio
Piani di apprendimento individualizzati: ✔
Collaborazione con servizi di supporto e professionisti. ✔
Risultati e impatto
I dati raccolti mettono in discussione l’idea che la complessità del linguaggio sia direttamente correlata alla difficoltà degli studenti e dellestudentesse. Analizzando i modelli di errore sia nella lingua madre che in quella straniera, non è stata riscontrata alcuna differenza significativa nei tipi di errore. È interessante notare che le somiglianze superano le differenze, con una frequenza di errore più elevata osservata solo nella lingua straniera. Questi risultati suggeriscono che la dislessia si manifesta in specifici modelli di errore indipendentemente dalla complessità del linguaggio, aprendo la strada allo sviluppo di strategie di intervento e rieducazione mirate per questi studenti e studentesse. Questa ricerca si conclude sottolineando l’importanza del cambiamento incrementale. Attraverso un processo continuo di inizi di successo e di esplorazione continua, anche piccoli passi possono portare a miglioramenti significativi nel processo di apprendimento. La conclusione di questa indagine funge da trampolino di lancio per ulteriori sviluppi. È riconosciuto che il percorso di miglioramento non è mai veramente finito e che i percorsi esplorati rappresentano l’inizio di molti altri a venire.
Perché questo caso di studio può essere utile per la ricerca del progetto?
Questo caso di studio può offrire alcune preziose intuizioni per il progetto FOCUS, confrontando i modelli di errore tra lingue e gruppi di studenti e studentesse e dimostrando che la dislessia si manifesta in specifici tipi di errore, indipendentemente dalla complessità della lingua. Queste informazioni sono fondamentali per lo sviluppo di strategie didattiche mirate. Evidenziando modelli di errore simili sia nella lingua madre che in quella straniera per gli studenti e studentesse dislessici, suggerisce che la sfida principale risiede nei processi cognitivi sottostanti, non nella lingua stessa. Questa conoscenza consente agli educatori di concentrarsi sull’affrontare quelle difficoltà sottostanti (ad esempio, consapevolezza fonologica, capacità di decodifica) adattando i loro metodi di insegnamento per la lingua straniera (ad esempio, utilizzando attività multisensoriali, tecniche di scaffolding). Questo approccio mirato può migliorare significativamente i risultati dell’apprendimento delle lingue straniere per gli studenti e studentesse neurodivergenti.
Trasferibilità
La trasferibilità di questo caso di studio può essere assicurata dal fatto che si concentra sulla dislessia, condizione con caratteristiche simili in tutte le lingue, e principalmente sul processo cognitivo sottostante all’errore, piuttosto che sulle strutture e sulla grammatica specifiche della lingua. Per replicare lo studio, i ricercatori dovrebbero adattare le strategie e l’identificazione degli errori al loro linguaggio specifico, facendo riferimento ai risultati principali sull’analisi degli errori e sulla dislessia. La trasferibilità aumenta se lo studio considera gli errori nelle lingue straniere comunemente insegnate, come l’inglese o lo spagnolo. Nel complesso, l’attenzione dello studio sugli aspetti cognitivi universali della dislessia lo rende adattabile a vari contesti di insegnamento delle lingue straniere in diversi paesi.
Risorse utilizzate nell’ambito del caso di studio
Lo studio può essere letto al seguente link: https://journals.scholarpublishing.org/index.php/ASSRJ/article/view/7759/4778
Criticità
L’articolo presenta risultati interessanti, che affrontano la sfida educativa critica di migliorare i risultati dell’apprendimento delle lingue straniere per gli studenti e studentesse con dislessia attraverso l’intervento precoce e la formazione sulla consapevolezza fonologica. L’aggiunta di esempi concreti di come i risultati di questo studio potrebbero essere utilizzati per progettare attività efficaci e pianificare strategie per facilitare l’apprendimento delle lingue straniere per gli studenti e studentesse con difficoltà di apprendimento avrebbe potuto aumentarne l’impatto. Fornire una piccola raccolta di potenziali applicazioni di questo studio alle tecniche di insegnamento pratico sarebbe stata una preziosa integrazione.
Qualsiasi ulteriore apprendimento che possiamo trarre da questo esempio di case study
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Eventuali informazioni o risorse aggiuntive
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