Paese studiato: GRECIA
Area di intervento: Difficoltà di apprendimento
Tipo di difficoltà di apprendimento che la buona pratica supporta
- Difficoltà sociali o emotive
- Difficoltà di apprendimento generali o specifiche
Scopi e obiettivi della buona pratica
Lo studio di una lingua straniera per studenti e studentesse neurodivergenti può spesso rappresentare una sfida considerevole, rendendo questo processo estremamente complesso (la maggior parte delle difficoltà derivano dall’ortografia e dal lessico, con conseguenze importanti per la lettura, la scrittura e la pronuncia). Questo comporta anche una sfida per insegnanti e istituzioni educative che hanno il compito di rispondere alle esigenze degli studenti e delle studentesse, diventando più flessibili e attrezzati per comprendere, valorizzare e adattarsi alle differenze dei singoli, al fine di fornire loro un’istruzione inclusiva e di qualità e pari opportunità di apprendimento.
Breve descrizione della buona pratica
L’intenzione di fondo è quella di fornire utili indicazioni sulle tendenze future e sulla definizione di linee guida e strategie praticabili nel campo dell’istruzione e della neurodivergenza. Pertanto, 82 studenti universitari con neurodivergenza sono stati assegnati in modo casuale a un gruppo sperimentale che ha ricevuto lezioni di inglese progettate in base alle loro esigenze individuali e basate su misure compensative, oppure a un gruppo di controllo che ha partecipato a lezioni di inglese convenzionali. I risultati suggeriscono che gli studenti che hanno beneficiato di una serie di supporti individualizzati sono stati in grado di migliorare le loro competenze in lingua straniera.
Il corso è progettato in base alle esigenze di studenti e studentesse, è attivo e flessibile, in grado di rispondere a un’ampia gamma di bisogni e di adattarsi in base alle necessità del loro sviluppo.
Si concentra sulla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento senza sottovalutare o sopravvalutare le capacità dei singoli.
Si punta a ripensare il ruolo dell’insegnante-voce unidimensionale. L’insegnante deve essere in contatto frequente con la classe, lavorare con loro e valutarne le capacità, le competenze, gli interessi e le carenze, ma anche adattare l’insegnamento alle esigenze degli alunni, gestire il suo ruolo e i suoi metodi di insegnamento in modo appropriato, così da costruire un rapporto più efficace tra gli alunni e le alunne con l’insegnante e la materia insegnata.
Include attività individuali e di gruppo che promuovono lo sviluppo di ogni singola persona, o incoraggia e promuove lo sviluppo dello spirito cooperativo e di squadra.
3 Principi di apprendimento chiave che sono stati utilizzati in questa buona pratica per supportare studenti e studentesse neurodivergenti
-Esercitare la conoscenza della sequenza dei termini, della sequenza di una frase e della sintassi della lingua inglese.
– costituire un’attività di intervento per facilitare l’acquisizione di conoscenze in base a diversi stili cognitivi
– verificare la capacità dello studente o della studentessa di alternare i termini di una frase per ottenere risultati concettuali diversi
– esercitarsi e arricchire la conoscenza del lessico
– stimolare l’inventiva nella produzione di frasi, frasi e storie
– valutare le conoscenze acquisite
Strategie utilizzate come parte delle buone pratiche
La prima attività è pianificata dall’insegnante. All’inizio, alla classe vengono consegnate delle schede di parole preselezionate di diverse parti del discorso e viene chiesto loro di creare frasi partendo da quelle più semplici, poi quelle più complesse, con frasi sempre più lunghe. L’obiettivo di questa attività è quello di mantenere la sequenza appropriata delle parole a livello di frase e di periodo e di seguire l’argomento dettato loro.
Risultati e impatto
– Progettazione e creazione di uno strumento didattico – gioco come materiale supplementare per l’insegnamento delle regole sintattiche della lingua inglese.
– Indagare l’efficacia dello strumento dopo l’intervento in uno studente dislessico (caso di studio).
Perché questa può essere considerata una buona pratica?
– Far esercitare alla produzione orale e all’interazione
-Esercitare le conoscenze degli studenti e studentesse neurotipici e neurodivergenti (dislessia) relativamente alla sintassi inglese.
– Facilitare lo sviluppo della competenza sintattica nell’ambito dell’acquisizione della lingua inglese per alunni e alunne con dislessia.
-Esercitare la capacità degli alunni e delle alunne di imparare a usare i termini di una frase in modo intercambiabile in inglese.
– Valutare le conoscenze acquisite.
– Alleviare l’eventuale ansia degli studenti e delle studentesse quando vogliono produrre un discorso in inglese.
– Stimolare l’inventiva nella creazione di frasi e storie grazie ad attività ludiche, per valutare, esercitare e arricchire le conoscenze lessicali.
– Rafforzare le competenze cooperative all’interno della classe.
Trasferibilità
Queste tecniche possono essere utilizzate anche in varie istituzioni, a patto che vengano eseguite da una figura esperta.
Risorse utilizzate come parte della buona pratica
● Creare lezioni con una struttura fissa e prevedibile, ad esempio riscaldamento, ripasso, vocabolario, nuova grammatica, sintesi.
● Coinvolgere più modalità di apprendimento, tra cui quella visiva, uditiva e cinestesica.
● Introdurre nuovo materiale in contesti familiari.
● Impostare le lezioni e incoraggiare studenti e studentesse a completare compiti complessi in modo graduale.
● Mettere a disposizione il materiale delle lezioni al di fuori della classe.
● Utilizzare colori o caratteri contrastanti per sottolineare le differenze tra morfologia e sintassi.
● Abilità ponte: incoraggiare studenti e studentesse a collegare un’abilità ben sviluppata con un’altra non altrettanto forte.
● Valutare se imporre un limite di tempo alle prove di verifica. Se sì, valutare se renderle più brevi per ridurre lo stress di tutta la classe.
● Incoraggiare esperienze in loco che consentano di apprendere in un contesto naturale e integrativo.
Criticità
Gli alunni e le alunne neurodivergenti possono sperimentare alti livelli di ansia da prestazione e sentimenti di inadeguatezza. È importante concentrarsi sull’aspetto psicologico, oltre che su quello dell’apprendimento, perché ha un impatto più grave sul rendimento e sulla disponibilità a seguire le istruzioni di cui sopra.
Eventuali, ulteriori lezioni apprese che possiamo trarre da questo esempio di buona pratica
● Permettere tempi più lunghi per lo svolgimento di test e compiti.
● Consentire l’utilizzo di supporti alla scrittura (es. dettare il lavoro scritto a un dispositivo di registrazione).
● Consentire lo svolgimento di test al computer, utilizzando il controllo ortografico.
● Permettere a studenti e studentesse di definire la propria partecipazione in classe, per esempio di non leggere ad alta voce davanti agli altri. Permettetegli invece di preparare in anticipo i propri contributi.
● Consentire incarichi alternativi che mettano in risalto le abilità del singolo.
Eventuali informazioni o risorse aggiuntive
Creando una serie di opportunità per gli studenti di imparare e dimostrare ciò che hanno imparato, renderete la vostra classe più accessibile a tutti gli studenti. Dialogando con gli studenti con LD e fornendo loro degli accomodamenti, essi riusciranno ad avere un rapporto con la lingua straniera che durerà per tutta la vita.